Andrea Negri

Nasce il 26 giugno 1966 a Genova. Da sempre attratto ,affascinato, dal mondo dell’arte nei suoi molteplici aspetti, Andrea svaria dal disegno artistico e tecnico, alla pittura , alla modellazione scultorea sino alla scenografia teatrale. Dopo studi artistico-tecnici inerenti alla sua scelta di vita, il suo orientamento si definisce in maniera sempre più specifica sino a focalizzarsi sul design.

 

Nel 1990 crea la DAN ( design Andrea Negri) orientata nella produzione di complementi illuminotecnici di pezzi unici o tiratura limitata.
Collabora negli anni con varie ditte di illuminazione e vince 2 contest di design internazionali quali:
1° classificato Carbon fiber Design Contest section 3D PRINTNIG
3° classificato nel contest NIDI Handle with creativity by BATTISTELLA.

 

“Non fermarti a vedere, guarda! Non fermarti a sentire, ascolta! Non fermarti a sfiorare, tocca!
Non fermarti alla testa, usa il cuore usa la pancia!
Sarà più dura?? Certo, ma sarà più bella, sarà vera!”

Da dove nasce la tua passione per il design?

La passione per il design nasce dal connubio imprescindibile, a mio avviso, tra forma-funzione.
Un’ aneddoto che mi ha “folgorato”? Avevo 7 anni ero a Corvara ( per inciso , ho sempre dormito poco anche da bimbo).Mi svegliai verso le 5 del mattino di un luglio meraviglioso ed andai alla finestra. Ciò che mi si parò innanzi fu incredibile. Era la mia prima alba. Fiamme rosse di un sole nascente “incendiavano” la dolomite del gruppo del Sella. In quel momento capii che la luce sarebbe diventata un punto nodale della mia esistenza.
Negli anni ho elaborato quel momento soprattutto nel design illuminotecnico

 

In che modo la cultura italiana ti ha influenzato?

Sicuramente il bacino artistico italiano è secolare e talmente ampio di spunti che non si può non rimanerne influenzati. Riguardo prettamente al design italiano direi i “vecchi cantori” ossia ed esempio Magistretti con la sua splendida Chimera e mezza Chimera, i fratelli Castiglione con la leggendaria Arco e Taraxacum 2. Diciamo quando il design era design e non bassa scimmiottatura.

 

Cosa ispira i tuoi progetti?

Sinceramente non ho un personale vademecum inerente al mio modo operativo.
Ho sempre pensato che l’ispirazione non la cerchi, la trovi. Diciamo che sono un “inconsapevole” discepolo del concetto di serendipità. La tua capacità sta nel leggere correttamente l’attimo giusto. L’ oggetto/i che usciranno da tale processo saranno, per forza di cose, riconoscibili dal pubblico che potrà apprezzare o meno il tutto, ma questo è un altro capitolo della storia